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Immagine del redattoreMonica Fornaciari

Due collaborazioni importanti per Storyteaching

Un periodo intensamente creativo


Da marzo 2024 sono iniziate per Storyteaching due collaborazioni intense ed importanti che mi hanno offerto la possibilità di sperimentare nuove e più vaste dimensioni creative.

Il focus sulle storie, sulle narrazioni che parlano al cuore, è sempre presente, centrale e necessario ma, questa volta, diventa il punto di partenza di un attività atelieristica; il trampolino di lancio grazie al quale ogni bimbo viene stimolato ad immergersi nella realizzazione di un elaborato creativo e personale, pittorico o manuale che sia.


La collaborazione con Pangea e il valore di educare insieme


E Il primo grazie lo devo a Pangea, cooperativa sociale che è punto di riferimento per i servizi, le istituzioni e i cittadini per quel che riguarda i servizi educativi rivolti alle famiglie, attiva dal 1998 nella Provincia di Reggio Emilia.

Ad oggi, 120 professionisti (educatori, psicologi, pedagogisti, animatori, atelieristi, insegnanti, ausiliari, civilisti, volontari) che credono nella persona, intesa come protagonista di un proprio progetto di vita portatore di bisogni e di potenzialità. 

Uno staff che vede nel gruppo l’elemento cruciale di crescita e apprendimento per ognuno, che si radica in profondità nel territorio di appartenenza, che pone l'inclusione e la solidarietà in cima alla piramide dei propri valori.

Ecco, da questa primavera, posso dire di essere anch’io un anello di questo catena, affiancata da una persona che ho sempre stimato tanto, soprattutto per il coraggio e la caparbietà nello scegliere di elargire l’atto creativo al mondo.

Sì perché essere creativi per sé stessi e chiuderla lì è facile e piuttosto banale, ma essere gli allenatori della creatività degli altri è ben più complicato. Innanzitutto perché occorre possedere doti rare al giorno d’oggi: l'ascolto, la pazienza, l'umiltà e la gentilezza, e poi bisogna necessariamente essere super competenti, aggiornati, organizzati… praticamente infallibili!

Quindi, il mio secondo, enorme grazie va a Cristina Spallanzani Allenatrice della creatività  e al suo preziosissimo Festival Punto e a Capo, festival del libro per ragazzi giunto quest’anno alla sua decima edizione.


La collaborazione con il Festival Punto e a Capo


Il Festival Punto e a Capo esiste a Reggio Emilia dal 2015 e tante sono state le edizioni a cui ho partecipato come entusiasta spettatrice. Perché non è un semplice festival del libro, ma un'occasione di conoscenza e libertà, coltivata attraverso le parole e le illustrazioni, che tesse sogni e che sviluppa idee.

Un festival completamente gratuito, rivolto ai bambini, ai ragazzi e anche (finalmente!) agli adulti, perché la letteratura per ragazzi è sempre connessa alla contemporaneità e perché non è mai troppo tardi per smettere di giocare con la fantasia.

Quest'anno sono stata onorata e felice di essere parte dello staff, dando sì una mano come potevo, in mezzo ad ospiti e illustratori e illustratrici stratosferiche, ma anche portando un piccolo, personale contributo.

Ho da sempre il pallino del riciclo creativo degli scarti, ho cercato di inserirlo ovunque nelle mie proposte progettuali passate, ma solo con il Festival ne ho avuto quest’anno la degna possibilità.  Da questa edizione infatti, Punto e a Capo ha potuto contare anche su due nuovi brand del territorio che, oltre ad essere sponsor,  hanno scelto di donare i loro sfridi di lavorazione (ritagli di wallpaper, carta e cartone) per i laboratori creativi collegati agli eventi. Per promuovere l’idea di un circuito virtuoso di riciclo che dall’azienda esce e prende forma nelle mani e nei pensieri dei fruitori del Festival, grandi o piccini che siano.


Ma le nuove narrazioni che fine hanno fatto?


Già, in questi mesi non sono nate nuove storie, ma tanti, tantissimi laboratori ed elaborati: almeno una cinquantina, per ogni settimana di questa lunga estate! 

Interrogandoci sulle caratteristiche del “Mondo che vorrei”, Cristina ed io abbiamo portato storie che parlano di cura, empatia, rispetto e abbiamo lavorato con ogni tipo di colore e con qualsiasi materiale ci solleticasse la fantasia: sfridi di cartotecnica per realizzare case, contenitori delle uova per costruire sedie in miniatura, petali e foglie cadute per capigliature meravigliose… 

È stata un’estate intensa e gioiosa: con i bauli della macchina stracolmi di materiali di ogni tipo, da porzionare e organizzare perché tutti i bimbi potessero averne un pezzettino per iniziare a costruire il proprio, personale, modo di immaginarsi.

Una grande responsabilità e una grande soddisfazione!

Mi dispiace che Storyteaching non abbia ancora partorito un secondo pacchetto didattico: quello sulle doppie, ad esempio. L’idea è già lì, bella pronta, manca solo il tempo e i fondi per svilupparla...

Speriamo tuttavia che, questi nuovi contesti, possano essere il terreno adatto per far germogliare anche laboratori di storytelling cooperativo, finalizzati all’anima del progetto. 

Incrociamo le dita!!

... e se sei arrivat* a leggere fino qui, e vorresti inserire lo storytelling creativo nel PTOF della tua scuola,



Laboratorio di riciclo creativo
Durante un laboratorio, creiamo sedie per nuovi amici... con il riciclo delle confezioni delle uova!




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