Un nuovo contesto educativo
La tecnologia, i nativi digitali, le AI stanno rivoluzionando il modo in cui insegnanti ed educatori affrontano il processo di apprendimento nei bambini alla scuola primaria e, uno degli strumenti più efficaci e coinvolgenti che hanno a disposizione, sono le narrazioni animate.
I cosiddetti “Cartoni” risultano uno strumento potente nel contesto didattico per due motivi. Primo, perché combinano elementi visivi, audio e narrativi che entrano in contatto emotivo con il target e secondo, perché riescono a facilitare un ambiente di ascolto, coinvolgimento e stimolo: condizioni necessarie per far sedimentare informazioni e conoscenze.
Tutto è iniziato così…
La vincita del primo premio al Wonderful Opportunity Women nel 2020, l’avventura formativa patrocinata da Arci Reggio Emilia e Unione dei comuni Tresinaro Secchia con il sostegno della Regione Emilia Romagna, è stata la miccia che ha acceso questo progetto che nasce dalla mia esperienza di mamma di tre ragazzi al limite della certificazione DSA (Disturbi Specifici dell'Apprendimento) e dalla passione per le storie animate e l’illustrazione.
Complice il tempo che la pandemia ha rubato al mio lavoro di consulente in comunicazione, ho deciso di sfruttare le competenze creative della mia professione e la conoscenza diretta di questo disturbo per impegnarmi nel fornire un contributo a chi, come la mia famiglia, ha sofferto di una didattica poco empatica e, soprattutto, troppo basata sulla memorizzazione di contenuti.
E allora… ho cercato il supporto di una Psicologa specializzata in disturbi DSA, la Dottoressa Luisa Zaccarelli e mi sono circondata di collaboratrici speciali: illustratrici, animatrici e narratrici. Un team tutto al femminile, che ho avuto la fortuna di conoscere e stimare in questi anni, quando il mondo delle produzioni animate per ragazzi sembrava essere solo un sogno difficile da raggiungere.
La forza della visualizzazione
I bambini sono naturalmente attratti dalle immagini e dai colori e, soprattutto chi vive fragilità nell’apprendimento, trova nelle immagini animate, nel racconto e nella grafica interattiva un valido aiuto per la comprensione e la visualizzazione di concetti astratti.
Siamo partite da una banale regola ortografica: l’uso della H nei suoni duri e non trasparenti CHI, CHE, GHI, GHE; la "H"... questa letterina che spesso i bambini disortografici omettono di scrivere.
Ecco dunque perché le sgangherate protagoniste della nostra prima narrazione animata sono un trio di formiCHE che decidono di traslocare dal loro formicaio dopo aver trovato una CHIave arrugginita sul loro cammino. Ce la faranno a fuggire senza essere scoperte?
Il meccanismo visivo della formica più alta, che spesso si incastra nel percorso di fuga e viene lasciata indietro e poi recuperata dalle amiche, è quello che intendiamo spingere con un'animazione creata ad hoc, con l’obiettivo che i nostri piccoli spettatori si ricordino, d’ora in avanti, di non lasciare più indietro VICHI quando incontreranno, nel loro cammino scolastico, i suoni difficili CHI, CHE, GHI, GHE.
La narrazione animata: solo il punto di partenza
Le narrazioni animate non solo comunicano informazioni ma stimolano anche la creatività. L'uso di personaggi immaginari che si muovono in ambienti fantastici può accendere l'interesse dei giovani studenti, incoraggiandoli ad immaginare e stimolando così un apprendimento basato sull'esperienza, che è sempre più coinvolgente rispetto all'apprendimento passivo.
Le narrazioni animate presentano diversi vantaggi:
• semplificano la spiegazione di temi complessi,
• umanizzano regole mnemoniche, in modo che l’uso di metafore visive aiuti gli studenti a collegare concetti astratti a situazioni reali,
• migliorano la comprensione e promuovono la riflessione critica.
La narrazione “FormiCHE in fuga” dura solo sette minuti, ma è il punto di partenza del laboratorio didattico, che mira all’apprendimento esperienziale ed interattivo della regola.
Con il gioco di società, gli esercizi alla LIM e gli indovinelli da fare a squadre, i ragazzi possono subito mettere alla prova le nuove conoscenze acquisite, ricevere un feedback istantaneo e, soprattutto, divertirsi in modo inclusivo.
Apprendimento collaborativo e sociale
Il pacchetto didattico “FormiCHE in fuga” è un’esperienza che si vive in due ore di laboratorio, e pensato per le classi seconde e terze della scuola primaria, ma gli strumenti rimangono validi per il ripasso e, all’occorrenza, anche per l'utilizzo nelle classi successive a quelle indicate.
Il pacchetto è studiato perché possa anche essere usato a piccolo gruppo con i bimbi che vivono maggiori fragilità ortografiche. Giocare in squadra è uno strumento potente per incoraggiare la collaborazione e l'apprendimento sociale e gli educatori possono facilitare il processo stimolando discussioni in classe e attività creative correlate.
Insomma, una singola narrazione animata non cessa di esistere nel momento in cui si spegne la LIM, ma risulta essere la miccia per accendere e promuovere la costruzione di competenze sociali e la capacità di lavorare insieme, rispettandosi nelle proprie specificità.
Narrazioni animate a supporto della didattica
Le narrazioni animate rappresentano una risorsa preziosa per arricchire la didattica alla scuola primaria.
Grazie alla loro capacità di coinvolgere gli studenti a livello emotivo, in un ambiente di apprendimento interattivo e stimolante, le narrazioni animate supportano l'acquisizione di conoscenze e competenze in modo efficace. Sia che si tratti di spiegare concetti complessi, stimolare la creatività o promuovere l'apprendimento esperienziale, le narrazioni animate rappresentano uno strumento versatile e, soprattutto, inclusivo che può contribuire a migliorare il processo educativo per gli studenti delle nuove generazioni.
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